Sanzioni milionarie per le piattaforme social che non tutelano i dati dei minorenni

Il piccolo stato di San Marino ha inflitto multe salatissime alle piattaforme social TikTok e Facebook, come riportato da Il Corriere della Sera. La società di Mark Zuckerberg dovrà pagare 1 milione di euro, mentre TikTok addirittura 3,5 milioni.

La motivazione, spiegata dall’avvocata Patrizia Gigante che rappresenta l’Autorità, è la mancata tutela dei minori di 16 anni. La legge sammarinese prevede che l’iscrizione ai social sia consentita solo con il consenso dei genitori, consenso necessario per il trattamento dei dati.

Tuttavia, le piattaforme non adottano misure efficaci per verificare l’età di chi si iscrive, rendendo facile l’aggiramento della norma da parte dei minorenni. L’Autorità ha monitorato TikTok, riscontrando l’iscrizione di bambini delle elementari.

Le sanzioni diverse sono dovute al differente atteggiamento delle due società. Facebook ha risposto alle osservazioni dell’Autorità, seppur senza fornire giustificazioni ritenute valide. TikTok, invece, non ha dato alcun riscontro fino alla notifica della sanzione, comportamento considerato molto grave dall’Autorità.

San Marino non è l’unico paese a inasprire le regole sui social. In Australia, una legge vieta l’accesso ai social ai minori di 16 anni, con multe salatissime per le piattaforme che non si adeguano. Anche in Sicilia è stata approvata una legge che limita l’uso di smartphone per i minori, con l’obiettivo di prevenire disturbi psico-fisici.

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