Arrivano nuove regole per la disciplina a scuola: addio alle sospensioni “a casa” e spazio ad attività di cittadinanza attiva. Il parere del CSPI
Nuove regole: stop alla sospensione ”a casa”
Se prima una sospensione significava stare a casa senza fare nulla, ora le cose cambiano. Con la nuova riforma dello Statuto degli Studenti (Legge 1 ottobre 2024, n. 150), chi riceve una sospensione dovrà impegnarsi in attività educative e solidali:
- Sospensione fino a due giorni: lo studente dovrà partecipare ad attività di approfondimento per riflettere sulle conseguenze delle sue azioni.
- Sospensione oltre i due giorni: lo studente sarà coinvolto in attività di volontariato presso enti convenzionati con la scuola. E non finisce qui: queste attività potrebbero continuare anche dopo il rientro in classe!
Voti in decimi per tutti
Un’altra novità riguarda il sistema di valutazione: tutte le materie nel secondo ciclo di istruzione saranno valutate in decimi (da 1 a 10), sia nei voti periodici che in quelli finali. L’obiettivo? Uniformare i criteri di valutazione e rendere tutto più chiaro.
Multa per chi manca di rispetto ai prof
Se qualcuno offende o aggredisce un insegnante o un membro del personale scolastico, rischia grosso: in caso di condanna, dovrà pagare una multa da 500 a 10.000 euro. I soldi raccolti andranno direttamente alla scuola dell’insegnante vittima dell’offesa.
Il parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI)
Il CSPI ha analizzato il decreto e ha proposto alcune modifiche. Ecco i punti principali:
- Attenzione alla violenza di genere: si chiede di aggiungere un riferimento esplicito alla lotta contro la violenza sulle donne, in linea con le normative europee.
- Chiarezza sulle sospensioni: il CSPI vuole regole più precise su come devono essere organizzate le attività educative e di cittadinanza solidale.
- Più risorse per le scuole: servono docenti dedicati a seguire le nuove attività e fondi per garantirne il funzionamento.
- Regole uguali per tutti: le sanzioni disciplinari non devono influire sui voti delle materie, ma solo su quello di comportamento.
- Formazione per i prof: i docenti devono ricevere una preparazione adeguata per applicare correttamente le nuove misure.
- Stop a bullismo e cyberbullismo: il CSPI chiede più formazione per studenti e famiglie su sicurezza online e prevenzione delle dipendenze.
- Linee guida ministeriali: servono istruzioni chiare su come mettere in pratica la riforma senza creare confusione.
Cosa ne pensano gli studenti?
Le nuove regole stanno facendo discutere. Alcuni studenti vedono nelle attività di cittadinanza una possibilità di crescita personale, altri temono che diventino solo un modo per “far fare lavori extra“.
La scuola che cambia: opportunità o problema?
Questa riforma vuole rendere la scuola più educativa e meno punitiva, ma il suo successo dipenderà da come verrà applicata. Sarà davvero un’occasione per imparare dai propri errori, o rischia di diventare solo un’altra regola difficile da gestire? Il dibattito è aperto!
Il parere del CSPI
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