Mobilità 25/26 tra le ipotesi più rilevanti vi sono deroghe ampliate ai vincoli di mobilità per chi ha figli e genitori anziani.

Il quadro normativo: vincoli e limitazioni alla mobilità
I vincoli di mobilità per i docenti, regolati sia da norme legislative che contrattuali, sono stati confermati nel nuovo CCNI 2025/28. Questi includono:
  • Vincolo triennale sulla preferenza scolastica: i docenti che ottengono un trasferimento volontario su una scuola specifica (codice scuola) non possono presentare una nuova domanda di mobilità per tre anni consecutivi.
  • Vincolo per neoassunti in ruolo: i docenti assunti dal 2023/24 devono rimanere per almeno tre anni nella scuola di assegnazione, compreso l’anno di prova.
  • Vincolo per assunti da GPS I fascia sostegno: questi docenti, inizialmente assunti a tempo determinato, devono completare tre anni di servizio effettivo nella scuola di assegnazione prima di richiedere trasferimenti.
Eccezioni ai vincoli
Alcune categorie di docenti possono accedere a deroghe già consolidate, tra cui:
  • Beneficiari della Legge 104/1992: per assistenza a familiari disabili o per disabilità personale.
  • Docenti in soprannumero o esubero: esclusi dai vincoli triennali.
Queste disposizioni sono state formalizzate nel precedente CCNI e ulteriormente integrate con l’Accordo MIM-OOSS del 2024.
Ipotesi di ampliamento delle deroghe
Secondo anticipazioni, il CCNI 2025/28 potrebbe introdurre importanti modifiche alle deroghe esistenti:
  1. Genitori con figli fino a 14 o 16 anni: Attualmente, la deroga è concessa ai genitori di figli sotto i 12 anni. Le proposte sindacali prevedono un’estensione fino ai 14 o addirittura 16 anni, includendo anche figli adottivi o affidatari.
  2. Assistenza a genitori over 65: Una nuova deroga potrebbe consentire ai docenti di chiedere il trasferimento per assistere genitori anziani, agevolando il ricongiungimento familiare.
Come usufruire delle deroghe?
I docenti interessati devono allegare alla domanda di trasferimento:
  • Dichiarazione sostitutiva ai sensi del DPR 445/2000.
  • Documentazione di supporto: certificazioni mediche, attestazioni di disabilità o iscrizioni anagrafiche.
Una novità sarebbe l’obbligo di indicare come prima preferenza il comune di residenza della persona assistita, con ulteriori dettagli che saranno chiariti nell’Ordinanza Ministeriale (OM) sulla mobilità 2025/26.
Prospettive per le domande di mobilità 2025/26
Ecco chi potrà presentare domanda di mobilità per il prossimo anno scolastico:
Docenti ammessi alla mobilità:
  • Beneficiari di deroghe: genitori con figli sotto i 12 anni (o 14/16 anni, se la deroga verrà approvata) e chi assiste familiari disabili o anziani.
  • Docenti con vincolo triennale concluso: per esempio, i neoassunti nel 2021/22 che abbiano già completato i tre anni obbligatori.
Docenti esclusi:
  • I neoassunti nel 2024/25, soggetti a vincoli fino al 2027.
  • Chi ha ottenuto trasferimenti su preferenze specifiche per il 2023/24 o 2024/25.
Le sfide e le prospettive future
Le modifiche proposte al CCNI riflettono un tentativo di bilanciare esigenze familiari e vincoli organizzativi, ma non mancano le criticità:
  1. Equilibrio tra esigenze familiari e continuità scolastica: La flessibilità offerta dalle deroghe deve essere conciliata con il bisogno degli studenti di mantenere lo stesso docente per più anni.
  2. Processo burocratico: L’obbligo di fornire documentazione dettagliata potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo per i docenti.
  3. Impatto sugli organici: Le deroghe potrebbero influenzare la distribuzione del personale scolastico, creando difficoltà nelle assegnazioni a lungo termine.
Il CCNI 2025/28 potrebbe rappresentare quindi un punto di svolta per la mobilità per ATA e docenti, introducendo maggiore flessibilità per chi ha esigenze familiari. Tuttavia, l’efficacia di queste riforme dipenderà dalla capacità del Ministero e dei sindacati di trovare soluzioni condivise.
Gli sviluppi saranno cruciali nei prossimi mesi.
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