Denigrazioni, sanzioni e pressioni: una condotta ritenuta inaccettabile dal tribunale
Il Tribunale di Nocera Inferiore (Salerno) ha emesso una sentenza significativa nel campo del diritto scolastico, condannando un dirigente scolastico al risarcimento di quasi 11mila euro per comportamenti vessatori nei confronti di un docente di religione.
La vicenda ha avuto origine nell’anno scolastico 2018/2019, quando l’insegnante aveva sollevato critiche sulla gestione delle attività alternative all’ora di religione cattolica. In particolare, il docente aveva evidenziato come queste attività fossero state avviate con sei mesi di ritardo e non fossero state programmate in contemporanea con l’ora di religione, impedendo di fatto agli studenti di esercitare il loro diritto di scelta.
In risposta a queste segnalazioni, il dirigente aveva messo in atto una serie di azioni ritorsive, tra cui:
- Denigrazioni e ridicolizzazioni durante gli scrutini ei collegi docenti
- Imposizione di tre sanzioni disciplinari, successivamente annullate dal tribunale
- Pressioni sul vescovo per ottenere il trasferimento del docente
Il tribunale ha ritenuto le azioni del dirigente “del tutto sproporzionate” o “infondate”, stabilendo un risarcimento che comprende danni all’immagine, alla salute e un 5% di danno biologico per disturbo post-traumatico da stress. La sentenza assume particolare rilevanza anche perché il Ministero dell’Istruzione, pur essendo a conoscenza dei fatti, aveva precedentemente espresso sostegno all’operato della dirigente.
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