Il pestaggio all’istituto Compagnoni scatena polemiche: sindaca e genitori chiedono azioni concrete contro violenza e vandalismo. La scuola: ‘Un episodio isolato in un contesto complesso
Un pestaggio brutale ha scosso l’istituto Compagnoni di Lugo (Ravenna) sabato 22 marzo, con un ragazzo di 16 anni aggredito da un gruppo di circa 15 coetanei nel cortile della scuola. La dinamica, confermata da video ripresi con i cellulari, mostra la vittima incappucciata con il giubbotto e colpita ripetutamente, mentre qualcuno urla: «Ammazzatelo».
La violenza e le conseguenze
Il ragazzo, trasportato al pronto soccorso, ha riportato frattura del naso, occhio tumefatto e lesioni multiple, con una prognosi di 25 giorni. L’aggressione sarebbe scaturita da una lite per un prestito di 5 euro tra due studenti, presto degenerata con l’intervento di altri ragazzi.
Reazioni istituzionali e polemiche
La sindaca Elena Zannoni ha definito l’episodio «gravissimo», invitando la comunità a «stare dalla parte del più debole» e a riflettere sulle cause sociali della violenza. Per la Buona Politica Lugo ha chiesto un’analisi approfondita del problema, auspicando soluzioni rapide per prevenire altri episodi.
Tuttavia, genitori e studenti hanno denunciato su Facebook una quotidianità di prepotenze, con atti vandalici, allarmi antincendio attivati per interrompere le lezioni e gesti intimidatori di un gruppo di ragazzi. La scuola, con 1.800 alunni, ha ridimensionato l’accaduto come «un episodio isolato», ma le famiglie chiedono provvedimenti concreti.
Il padre della vittima ha annunciato di sporgere denuncia, allegando i video del pestaggio. L’istituto Compagnoni ora è sotto pressione per garantire sicurezza e serenità nel contesto scolastico.
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