Il 27 febbraio primo incontro tra Aran e sindacati. Sul tavolo aumenta del 6%, ma pesano le tensioni dopo lo stop al contratto Sanità
Si apre finalmente il tavolo per il rinnovo del contratto nazionale del comparto scuola, università e ricerca. L’Aran ha convocato le organizzazioni sindacali per il 27 febbraio alle ore 15, dando il via alle trattative per il triennio 2022-2024.
La partita, che coinvolge circa 1,3 milioni di dipendenti, si preannuncia complessa. Sul tavolo aumentano le stime intorno al 6%, anche se una parte significativa è già stata erogata come indennità di vacanza contrattuale.
Il recente precedente del contratto Sanità getta però ombre sulla trattativa. L’Aran ha dovuto sospendere quel negoziato di fronte alle richieste di Cgil e Uil per maggiori risorse, ribadendo che gli stanziamenti sono definiti dalla legge di bilancio e possono essere modificati solo per via legislativa.
Secondo gli osservatori, lo scenario potrebbe ripetersi anche per la scuola, con una differenza sostanziale: il contratto potrebbe essere sigillato anche senza le firme di Cgil e Uil. Molto dipenderà anche dall’esito delle imminenti elezioni RSU, che potrebbe influenzare in modo significativo l’andamento delle trattative.
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