Nuova bufera sulla Dussmann dopo il ritrovamento di larve nella pasta servita alla scuola elementare Einaudi. Il sindaco: “Fatto gravissimo”
San Cipriano di Roncade (TV) – Nuovo caso di emergenza nelle mense scolastiche dell’hinterland trevigiano. Giovedì, durante l’ora di pranzo alla scuola primaria Luigi Einaudi, le insegnanti hanno scoperto la presenza di vermi nei rigatoni al sugo serviti agli alunni. Il ritrovamento ha scatenato indignazione e preoccupazione tra le famiglie, prontamente informate dal comitato mensa.
L’episodio riaccende i riflettori sulla gestione della refezione scolastica da parte della multinazionale Dussmann, già al centro di polemiche per precedenti casi di contaminazione alimentare. Nel novembre 2022, nel vicino comune di Casale sul Sile, erano stati rinvenuti filamenti metallici in una crema di carote, provocando proteste e, successivamente, la risoluzione anticipata del contratto.
Nonostante le controversie passate, Dussmann ha recentemente ottenuto nuovi appalti nella provincia di Treviso, subentrando a Ristorazione Ottavian nelle mense di Roncade. Già nei mesi scorsi erano emerse criticità sulla qualità del servizio, con lamentele riguardanti la temperatura dei pasti e sanzioni imposte dal Comune. Ora, il ritrovamento dei vermi ha fatto esplodere la rabbia dei genitori e acceso l’attenzione delle autorità.
Il sindaco Marco Donadel ha definito l’accaduto «un fatto gravissimo» e ha immediatamente disposto controlli, affidando campioni al Servizio Igiene Alimentare e Nutrizione dell’Usl 2. «Attenderemo gli esiti delle analisi – ha dichiarato – e valuteremo le azioni necessarie per tutelare la salute dei bambini».
Dussmann, contattata per un commento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Tuttavia, sul sito dell’azienda compare un avviso relativo a una variazione del menu per problemi di approvvigionamento, senza alcun riferimento all’episodio dei vermi.
Il tempestivo intervento del personale scolastico ha evitato che i rigatoni contaminati venissero consumati dai bambini, ma l’allarme resta alto. Le famiglie chiedono risposte e misure immediate per garantire la sicurezza alimentare nelle scuole.
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