Un’analisi approfondita sul mondo della P.A. che vede in crescita i licenziamenti o le sospensioni dal servizio di ATA e Docenti

Negli ultimi anni, ”la scuola” ha registrato un aumento significativo dei provvedimenti disciplinari nei confronti di docenti e personale ATA. Secondo il Report dell’Ispettorato per la funzione pubblica, oltre 650 licenziamenti e sospensioni hanno coinvolto i dipendenti della pubblica amministrazione, con il comparto scolastico che rappresenta l’11% del totale.

Le Cause Principali dei Provvedimenti Disciplinari

Le motivazioni alla base di questi provvedimenti disciplinari sono principalmente tre

  • Assenze Ingiustificate: Rappresentano la causa principale dei provvedimenti disciplinari, sia per i docenti che per i collaboratori scolastici (ATA). I dipendenti che non si presentano a scuola senza giustificazione o che presentano certificati medici falsi o non veritieri sono tra i principali colpevoli.
  • Comportamenti Inappropriati e Mancanza di Professionalità: La negligenza, l’inosservanza di disposizioni o comportamenti inadeguati nei confronti di superiori, colleghi o studenti sono altre cause frequenti di provvedimenti disciplinari.
  • Reati: Sebbene meno frequenti, alcuni docenti e ATA sono stati licenziati a causa di reati commessi sul luogo di lavoro o in relazione alle proprie mansioni, un fenomeno che ha sempre più preoccupato le amministrazioni scolastiche.

Codice disciplinare del personale ATA: cosa prevede il nuovo CCNL 2019-21

Il nuovo codice disciplinare per il personale ATA, introdotto dal CCNL 2019-21 e sottoscritto il 18 gennaio 2024 presso l’Aran, stabilisce regole chiare per garantire il corretto svolgimento del servizio nelle scuole e nelle istituzioni educative. Le norme disciplinari entrano in vigore quindici giorni dopo la loro pubblicazione e prevedono diverse sanzioni a seconda della gravità dell’infrazione commessa.

Il Codice di Comportamento dei Dipendenti Pubblici, previsto dall’articolo 54 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, stabilisce i principi di comportamento che i dipendenti pubblici devono osservare, tra cui l’obbligo di servire la Repubblica con impegno e responsabilità, rispettando i principi di buon andamento e imparzialità dell’attività amministrativa.

Secondo i dati del Report, circa il 29% dei procedimenti disciplinari si sono conclusi con un’archiviazione o un proscioglimento, mentre il 43% ha portato all’applicazione di sanzioni minori, come richiami verbali o scritti. Il restante 28% ha visto l’applicazione di sanzioni più gravi, tra cui sospensioni e licenziamenti.

Come vengono applicate le sanzioni

Le sanzioni vengono stabilite in base a diversi criteri, tra cui la gravità della violazione, la posizione lavorativa del dipendente e i danni causati all’amministrazione o agli utenti. Si tiene conto anche della recidiva e di eventuali aggravanti o attenuanti legate al comportamento del lavoratore.

Tipologie di sanzioni disciplinari

A seconda della gravità della mancanza, il codice disciplinare prevede diverse tipologie di sanzioni, che vanno dal semplice richiamo verbale fino al licenziamento.

Rimprovero verbale o scritto e multa

Queste sanzioni vengono applicate per infrazioni meno gravi, come il mancato rispetto dell’orario di lavoro, un atteggiamento scorretto verso colleghi o utenti, la negligenza nell’esecuzione dei propri compiti o la violazione delle norme di sicurezza sul lavoro senza conseguenze gravi. In alcuni casi, può essere prevista anche una multa pari a quattro ore di retribuzione.

Sospensione dal servizio fino a 10 giorni

Si applica nei casi di recidiva o di comportamenti più gravi, come l’assenza ingiustificata dal lavoro, l’abbandono del servizio, la mancata presa di servizio dopo un trasferimento o comportamenti aggressivi nei confronti di colleghi o utenti. Anche la violazione del segreto d’ufficio può comportare questa sanzione.

Sospensione dal servizio fino a 3 mesi

Questa misura più severa viene adottata per recidive di infrazioni gravi, occultamento di illeciti, molestie sul posto di lavoro, litigi con aggressioni fisiche o assenze ingiustificate ripetute, specialmente nei periodi critici per il servizio scolastico.

Licenziamento con o senza preavviso

Il licenziamento rappresenta la sanzione più grave e può avvenire con o senza preavviso. Viene applicato in caso di recidiva nelle infrazioni più gravi, dichiarazioni false per ottenere vantaggi lavorativi, condanne per reati incompatibili con il servizio o violazioni di particolare gravità. Nei casi più estremi, come la commissione di gravi illeciti penali o atti dolosi, il licenziamento avviene senza alcun preavviso.

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