Mario Pittoni annuncia l’imminente avvio di corsi online INDIRE per docenti con tre anni di esperienza nel sostegno e per coloro che hanno completato la specializzazione all’estero.
I dettagli sono in fase di definizione da parte dei ministeri competenti e dell’Osservatorio per l’inclusione scolastica.
In un recente post sulla sua pagina Facebook, Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e già presidente della Commissione Cultura al Senato, ha comunicato l’avvio prossimo di corsi organizzati da INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) rivolti a docenti con esperienza nel sostegno e a coloro che hanno conseguito la specializzazione all’estero.
Secondo quanto riportato da Pittoni, i corsi saranno destinati a due gruppi principali:
• Triennalisti: docenti che vantano almeno tre anni di esperienza specifica nel sostegno.
• Specializzati all’estero: insegnanti che hanno completato un corso di specializzazione sul sostegno in un paese estero.
Le lezioni saranno erogate interamente online, seguendo il modello già utilizzato per l’abilitazione degli insegnanti “ingabbiati” secondo Pittoni . Questa modalità permetterà una maggiore flessibilità e accessibilità per i partecipanti, riducendo al contempo i costi e i tempi di formazione.
Attualmente, il provvedimento è in fase di elaborazione congiunta da parte dei tre ministeri coinvolti: Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ministero dell’Università e della Ricerca e Ministero per le Disabilità. L’Osservatorio per l’inclusione scolastica sta collaborando attivamente per definire i dettagli operativi dei corsi.
Pittoni invita comunque alla cautela riguardo alle informazioni non ufficiali che circolano, sottolineando che molti aspetti, come il numero di Crediti Formativi Universitari (CFU) da acquisire, sono ancora oggetto di discussione e non definiti.
Numero di CFU e costi
Un punto centrale del dibattito riguarda il numero di CFU richiesti. Pittoni evidenzia che, a differenza dei corsi TFA (Tirocinio Formativo Attivo) sul sostegno destinati ai principianti, questi corsi saranno rivolti a docenti con esperienza pregressa. Pertanto, è previsto un numero inferiore di CFU, il che dovrebbe tradursi in costi e tempi di formazione più contenuti. Tuttavia, la cifra esatta dei CFU necessari non è ancora stata ufficialmente stabilita.
Riconoscimento dei titoli esteri
Un aspetto rilevante riguarda i docenti che hanno conseguito la specializzazione sul sostegno all’estero.
Pittoni suggerisce che il “rigetto” del titolo estero non dovrebbe rappresentare un ostacolo per l’accesso ai corsi INDIRE. Questo potrebbe facilitare l’integrazione di insegnanti formati all’estero nel sistema educativo italiano, contribuendo a colmare eventuali carenze di personale specializzato nel sostegno.
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