Violazione della normativa sul whistleblowing: la segnalazione di criticità costa cara al dirigente

L’Agenzia Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha inflitto una sanzione di 5.000 euro ad un dirigente scolastico per aver adottato misure discriminatorie nei confronti del suo Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) facente funzioni. La decisione dell’ANAC, contenuta in una delibera del 16 dicembre, è un chiaro segnale della crescente attenzione verso la tutela dei whistleblower, ovvero coloro che segnalano illeciti o irregolarità all’interno di un’organizzazione.

Nel caso specifico, il DSGA aveva segnalato alcune criticità al Referente del Responsabile anticorruzione. In seguito a questa segnalazione, il dirigente scolastico avrebbe adottato una serie di provvedimenti discriminatori nei confronti del dipendente, con l’evidente intenzione di punirlo per aver contestato il suo operato. In particolare, il dirigente avrebbe escluso il DSGA dalla possibilità di concorrere alla nomina per l’anno scolastico successivo, avvalendosi di una graduatoria non aggiornata.

L’indagine condotta dall’ANAC ha evidenziato come il comportamento del dirigente scolastico sia in chiara violazione della normativa sul whistleblowing. Questa normativa, introdotta per tutelare coloro che segnalano condotte illecite sul posto di lavoro, prevede infatti una serie di garanzie per i segnalanti, al fine di scoraggiare ogni forma di ritorsione.

La vicenda in questione dimostra come la segnalazione di irregolarità possa avere conseguenze significative per chi la compie. Nonostante le tutele previste dalla legge, i whistleblower sono spesso soggetti a pressioni e ritorsioni da parte dei loro superiori o colleghi. La sanzione inflitta dall’ANAC rappresenta un importante precedente e potrebbe contribuire a scoraggiare comportamenti simili in futuro.

La Normativa sul Whistleblowing in Italia

Il whistleblowing è uno strumento fondamentale per la prevenzione e il contrasto di illeciti all’interno delle organizzazioni, sia pubbliche che private. In Italia, la normativa è stata rafforzata con il Decreto Legislativo n. 24/2023, che recepisce la Direttiva (UE) 2019/1937. Questo decreto obbliga le entità del settore pubblico e privato a istituire canali interni di segnalazione che garantiscano elevati livelli di riservatezza. Le segnalazioni possono essere effettuate anche all’ANAC, soprattutto nei casi in cui il canale interno non sia disponibile o adeguato.

La legge prevede misure di protezione per i segnalanti, vietando qualsiasi forma di ritorsione o discriminazione nei loro confronti. Inoltre, stabilisce sanzioni per coloro che ostacolano o tentano di ostacolare le segnalazioni, o che adottano misure ritorsive contro i whistleblower.

POTREBBE INTERESSARTI

La Uil Scuola Rua torna al tavolo delle trattative sindacali

Il recupero dell’anzianità accantonata: Guida al riallineamento di carriera per docenti e ATA

 

Le immagini presenti su questo sito sono tutte libere da copyright o generate con tecnologia AI su www.freepik.com