NoiPA ha annunciato un’Emissione Speciale per liquidare gli stipendi dei contratti stipulati tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.

Stipendi sbloccati per i supplenti: cosa è successo

Nella mattinata di ieri, NoiPA ha reso noto il via a un’Emissione Speciale per il pagamento degli stipendi dei contratti della scuola stipulati a cavallo tra il 2024 e il 2025. La notizia ha portato sollievo a migliaia di supplenti con incarichi temporanei, che da settimane attendevano di vedere il pagamento di gennaio, creando non pochi disagi economici.

L’intervento è stato deciso per risolvere i ritardi accumulati in questa particolare categoria di contratti, conosciuti come “fino a nomina dell’avente diritto”. Si tratta di incarichi a tempo determinato ma continuativi, che, a differenza delle supplenze brevi, prevedono il pagamento regolare entro il 23 di ogni mese.

Questi incarichi, spesso stipulati per coprire le cattedre vacanti in attesa di una nomina definitiva o posti di ATA non coperti, si erano rinnovati alla fine del 2024, ma a gennaio molti lavoratori non erano riusciti a visualizzare il proprio pagamento su NoiPA.

L’incertezza ha creato preoccupazione tra i supplenti, soprattutto considerando che questo tipo di contratti, per legge, deve essere pagato regolarmente, a differenza delle supplenze brevi, che spesso subiscono ritardi anche di mesi.

Pagamenti regolari da febbraio e rimborsi fiscali in arrivo

Secondo quanto comunicato, gli stipendi di gennaio saranno liquidati entro la fine del mese, riportando serenità tra i lavoratori. Ma le notizie positive non finiscono qui: a partire da febbraio, i pagamenti torneranno regolari e, per molti supplenti, ci sarà anche un conguaglio fiscale.

Il conguaglio includerà il rimborso dell’IRPEF e dei contributi versati in eccesso nel corso del 2024, portando un beneficio economico aggiuntivo già dal prossimo mese. Questa misura, assieme alla promessa di una gestione più fluida dei pagamenti da febbraio a giugno, rappresenta un passo avanti.

Una situazione da migliorare

Se da un lato l’Emissione Speciale ha portato sollievo, dall’altro ha evidenziato problemi noti nella gestione dei pagamenti. I ritardi nell’erogazione degli stipendi non sono una novità per chi lavora nel mondo della scuola, soprattutto per i supplenti.

Alzano la voce le organizzazioni sindacali che intervenute sulla questione, sottolineano come sia necessario migliorare la comunicazione e la trasparenza da parte di NoiPA, per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

L’annuncio di NoiPA segna un passo importante per rimettere ordine nel sistema dei pagamenti scolastici, ma rimangono alcune sfide. I lavoratori della scuola chiedono certezze, in particolare per le supplenze brevi, che continuano a essere un nodo critico a causa dei ritardi cronici nei pagamenti.

Per ora, la priorità è garantire che gli stipendi di gennaio arrivino nei tempi previsti e che da febbraio tutto torni alla normalità. Resta da vedere se questo intervento sarà un caso isolato o rappresenterà un primo passo verso una gestione più efficiente e rispettosa dei diritti dei lavoratori della scuola.

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